Dalla terra la bontà dell’oliva


La storia dell’olio ligure e dell’oliva taggiasca ha radici lontane. Secondo molti archeologi la presenza dell’olivo in Liguria iniziò grazie alla colonizzazione greca del VII sec. A.c. ma sarà con l’avvento dei frati benedettini provenienti dall’odierna Provenza che ebbe il suo sviluppo maggiore.
I frati diedero vita a una vera e propria organizzazione strutturata e funzionale della coltivazione dell’olivo, tanto è vero che questa pianta, partendo da Taggia, si diffuse via via in moltissime altre zone d’Italia
c’è solo un piccolo particolare
In nessun altro luogo della nostra penisola l’oliva crebbe con le stesse caratteristiche e proprietà organolettiche che si trovano ancora oggi nella varietà di frutto presente nell’imperiese e nella Val Prino in particolare.
La coltivazione dell’albero d’ulivo in Liguria è un processo complicato e particolare ancora oggi. Il nostro territorio infatti è brullo ed a picco sul mare. Per questo motivo i frati benedettini s’inventarono la formula del “terrazzamento” di terra, contenuto da muretti di pietra a secco che ancora oggi, conferiscono al territorio un aspetto suggestivo ed introvabile in nessun altro posto d’Italia.
Grazie alla qualità del terreno, alle particolari condizioni climatiche ed all’impegno dell’uomo oggi in Liguria si produce uno degli olii più preziosi e delicati al mondo.

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